Lodo non lodo si fa tutto per Berlusconi!

07/10/2009 alle 07:13 | Pubblicato su politica | 1 commento
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Più volte si è ricordato che la nostra Repubblica come istituzione, grazie a Silvio Berlusconi, ha toccato il fondo, ma come non mai in questi giorni il marciume del pesante e pericolosissimo conflitto d’interesse che lo avvolge, evidenzia al mondo intero l’involuzione democratica del nostro Paese.

L’imminente valutazione da parte della Corte Costituzionale sulla validità o meno del “lodo Alfano” e la sentenza del tribunale civile di Milano sul “lodo Mondadori”, hanno fatto scoppiare clamorosamente tutti i nodi del conflitto d’interesse di Berlusconi.

Tutti i suoi scagnozzi, servi e lecchini, ovunque e comunque, hanno un imperativo: tutelare gli interessi del Premier, economici, finanziari e politici, tanto da arrivare a dire che porteranno in piazza un milione di persone contro la sentenza del tribunale civile di Milano che ha condannato Fininvest a risarcire la CIR di De Benedetti con 750 milioni di Euro.

Ma chi lo difende a spada tratta annunciando i tentativi di “golpe” dei bolschevichi, sia essi giudici o giornalisti o appartenente ai poteri forti, pronti a far cadere la sua maggioranza, ha un unico timore: perdere la poltrona se la democrazia tornasse a regolare i rapporti politico-elettorali nel nostro ordinamento.

Con la legge elettorale, la cosidetta “porcata Calderoli”, il Premier sceglie i suoi servi in Parlamento ed è naturale che quest’ultimi siano preposti alla difesa a spada tratta dei suoi interessi economico-finanziari, fino anche alla morte perchè ormai il Parlamento è stato svuotato delle sue prerogative e chi comanda è solo chi decide “chi candidare” e “chi far eleggere”.

Vedere Ministri e parlamentari che parlano delle vicende personali e giudiziarie di Berlusconi come fossero i temi centrali dei problemi degli italiani, è a dir poco vomitevole. Ma sappiamo che questi argomenti hanno come unico obiettivo quello di spostare l’attenzione su quello che il Governo non fa e non farà, cioè modernizzare il Paese, affrontare la crisi economica, rilanciare i consumi. No, di tutto questo il Governo non si occupa, perchè il suo impegno principale è rafforzare le Caste, rafforzare la rendita, destrutturare lo Stato di diritto e interferire sul potere giudiziario per arrivare a controllarlo definitivamente, così da non avere più oppositori.

Potremmo continuare fino a domani mattina a dire che 15 anni di irrisolto conflitto d’interesse hanno pregiudicato lo sviluppo del nostro Paese, perchè da una parte l’obiettivo principe di chi è voluto entrare in politica era quello di difendere strenuamente i suoi interessi economici, dall’altra quello di riuscire a contrastare il debordante potere finanziario che compra tutto e tutti, di colui che vorrebbe farsi incoronare il “nuovo Re d’Italia”.

Alla fine hanno perso tutti i cittadini onesti quelli che pagano le tasse fino all’ultimo centesimo, quelli che non hanno le doppie case o nessuna, quelli che rispettano le regole della convivenza civile, quelli che non vanno a puttane a mille euro la botta, quelli che giovani hanno ancora la possibilità di salvarsi emigrando altrove.

La consolazione più grande, accada quel che accada, è che ci sarà sempre chi non piegherà la testa davanti ad un sporco sistema di  potere fatto di nani, ballerine e viscidi viziosi settantenni che hanno comprato ormai ogni cosa: anime, corpi, coscienze, volontà acquistate con sporchi euro del malaffare criminoso di chi sguazza nel potere.

Anche senza il “lodo Alfano” tutto continuerà a scorrere naturalmente. Berlusconi rimarrà al suo posto e i suoi servi continueranno a difendere i suoi interessi. Avrà dei nemici in più, i giudici della Corte Costituzionale e continuerà a fare la vittima ed ad appellarsi con i suoi sondaggi al “popolo” più televisivo che reale, che lo ama e lo incensa.

I cittadini onesti, invece, continueranno a vomitare nel cesso ogni volta che lo vedranno passare in tv.

All’orizzonte nessun cambiamento nel breve.


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