Omosessualità = pedofilia l’equazione ignobile di Bertone

13/04/2010 alle 17:38 | Pubblicato su cronaca, omofobia, politica, razzismo | 2 commenti
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Se ci fosse la censura preventiva dei giornalisti anche quando qualche esponente della gerarchia vaticana deborda in affermazioni ignobili e dissennate, come esiste nell’informazione italiana quando si parla di sessualità in politica ai massimi vertici, le parole di ieri del Cardinale Bertone in visita in Cile non avrebbero destato alcuna reazione. Sarebbero state riportate soltanto dalle agenzie  e non amplificate dalla tv. Ma invece quando parlano costoro l’eco che i media ne danno è sempre amplificata al massimo e mai,  fino ad ora, si da ampia replica a chi magari da quelle affermazioni viene denigrato.

Parlare di ennesimo autogol da parte della Chiesa è dire poco.

Come è ormai stranoto e arci-documentato, anche dall’associazione nazionale psicologi cattolici, non c’è nessun fondamento sull’accostare l’omosessualità alla pedofilia.  Sembra ormai una banalità assoluta esprimersi per dover contro-replicare ad affermazioni così lesive della dignità personale di gay e lesbiche, ma purtroppo è necessario farlo perchè alla meschinità di un potere falsamente cristiano come quello vaticano non c’è mai fine.

Il  Cardinale Bertone è il rappresentante, dopo il Papa, di quella fazione sessuofoba della gerarchia ecclesiastica romana che si divide tra gay repressi (in maggioranza) ed eterosessuali castrati.

I primi sono i peggiori perchè esprimono la più violenta omofobia che un cervello disturbato possa manifestare (vedi il caso di Hitler) e, perchè, hanno il controllo assoluto del potere in Vaticano. I secondi, invece, spesso più propensi ad aperture verso l’abolizione del celibato per i preti, hanno scarsa rappresentatività e quindi zero potere.

Se la regola del celibato per molti preti è un vincolo imprenscindibile di santità, per altri è una scelta non necessariamente da seguire o per meglio dire, una regola con la quale si può scendere a compromessi perchè è il sistema che è sbagliato. Quest’ultima è per lo meno la giustificazione che molti sacerdoti danno al fatto di non potere seguire scrupolosamente l’astinenza sessuale – perchè – dicono loro – Gesù non l’ha mai prevista.

In tutte le comunità chiuse e mono sessuali, sembra quasi naturalmente svilupparsi quell’avversione al sesso laddove se ne reprime duramente qualsiasi manifestazione ed è per questo che il celibato, ahimè, ha trasformato molti preti in predatori sessuali di bambini.

E’ questo dunque il motivo degli orrori dei crimini sessuali che i preti cattolici hanno inflitto per decenni a migliaia di uomini e donne e ancor più tristemente a minori. Per anni l’imposizione della regola del celibato e la sessuofobia hanno creato veri e proprio mostri. L’omertà della Chiesa romana ha rafforzato poi i crimini, perchè il silenzio si sa è l’arma peggiore che i carnefici hanno per continuare a perpetrare il male.

Che dentro e fuori la Chiesa quella sporcizia di cui ha parlato Benedetto XVI sia ancora presente, è un fatto noto che riguarda ogni palazzo vaticano.

Se i cattolici  si aspettano un cambio di rotta rispetto alle calunniose dichiarazioni del Cardinale Tarcisio Bertone, credo che moriranno di speranza anche perchè non c’è più tempo per aspettare un ricambio generazionale ai vertici della Chiesa. Il tempo è scaduto.

La persecuzione in atto nei seminari italiani contro i gay è forse il fatto più innovativo ed inquietante che Benedetto XVI ha inaugurato dopo essere diventato Papa. Il senso di inquietudine e paura che manifestano la più parte dei preti è denunciato nei forum e nelle chat su internet dove  preti di ogni età cercano incontri clandestini.

Il destino di questa istituzione è segnato: il crollo del pontificato di Benedetto XVI è imminente e non solo per le sue evidenti responsabilità nella copertura dei crimini di numerosi preti pedofili, ma per l’incapacità manifesta di guardare all’interno della parte migliore e sana che costituisce la vera Chiesa cattolica.

Per tutti coloro che sono stufi di rimanere all’interno di un associazione politica corrotta, che ha come unico scopo quello di salvaguardare il proprio potere economico e che disprezza la dignità umana nei modi e nei termini in cui la gerarachia vaticana fa, c’è solo un modo per agire: sbattezzarsi e arrivare alla scomunica latae sententiae come ho fatto io e migliaia di altri italiani.

http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/


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