Terremoto L’Aquila ritardi nei soccorsi: i senza tetto ancora per strada e nelle macchine

08/04/2009 alle 07:56 | Pubblicato su cronaca, politica | Lascia un commento
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Nonostante la copertura mediatica totale di questa tragedia che ha colpito l’Abruzzo, telegiornali e tv continuano a dare notizie false sull’organizzazione dei soccorsi degli sfollati. Infatti si continua a ripetere che i senza tetto sono stati tutti alloggiati e sistemati, ma non è così. Sulla costa non è vero che gli hotel requisiti sono pieni e non è vero che le persone sono state tutte alloggiate negli alberghi. A Pescara sono state requisite delle scuole dove sono state sistemate svariate centinaia di persone. Inoltre a L’Aquila le tendopoli non sono ancora operative e le persone continuano a dormire nelle macchine insieme ai propri bambini. Non è stato ancora fatto il censimento delle persone che dovranno trovare una nuova sistemazione, ma nonostante tutto i Tg continuano a dare la notizia che tutti gli sfollati sono stati alloggiati.

Diversi amici contattati a L’Aquila hanno confermato queste notizie; stamani anche su Rainews24 una signora ha gridato al giornalista in diretta la sua protesta. Il video:

Terremoto in Abruzzo: devastazione e morte tra i palazzi costruiti male, con materiali scadenti e senza il rispetto di norme antisismiche

Terremoto in Abruzzo: devastazione e morte tra i palazzi costruiti male, con materiali scadenti e senza il rispetto di norme antisismiche

07/04/2009 alle 08:13 | Pubblicato su ambiente, natura, politica | Lascia un commento
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In Italia ogni volta che una catastrofe naturale si abbatte su cittadini inermi e senza protezioni, arriva sempre il momento di prendere coscienza purtroppo delle responsabilità gravissime dell’uomo.  E anche in questo caso, nel terremoto che ieri ha colpito L’Aquila e la sua provincia è necessario constatare come palazzi vecchi e  nuovi siano crollati senza distinzioni. Perchè? Nonostante esistano norme e leggi che prevedano nel nostro Paese la costruzione di edifici anti-sismici, in particolar modo in zone come quelle dell’Abruzzo, tra le più a rischio del mondo – in Abruzzo sin dal 1935 –  ci si accorge, come risvegliandosi dal torpore di un sonno profondo, che tutto è stato costruito in barba al rispetto di queste norme.  Ospedale compreso!

L’evidenza del dramma che ha colpito l’Abruzzo appare attimo dopo attimo sempre più chiara: una scossa tellurica molto superficiale, poco profonda e non così forte ha provocato una strage e devastazione ovunque.

Luminari delle sismologia hanno affermato, ieri, in più di un’intervista trasmessa da tutti i telegionali che un terremoto di questa intensità altrove, in California o in Giappone, non avrebbe fatto nessuna vittima.

Spiace ripeterlo ma questa strage poteva essere evitata.  Continuiamo, tristemente, a pagare i costi dell’illegalità diffusa che non è l’eccezione ma la regola.

Terremoto L’Aquila ritardi nei soccorsi: i senza tetto ancora per strada e nelle macchine


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