Terremoto L’Aquila: “falsata la magnitudo della scossa del 6 aprile per evitare il risarcimento del 100% delle case distrutte”

05/05/2009 alle 10:54 | Pubblicato su politica | 36 commenti
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Già qualche ora dopo la scossa devastante delle 3.33 del 6 aprile scorso che ha colpito l’Abruzzo, mi sono messo in rete a cercare di capire quale fosse stato il reale grado dell’intensità della magnitudo del terremoto.

I dubbi mi erano venuti quando già dopo mezz’ora dall’evento, Rainews24 alle ore 3.53 nella sua diretta aveva citato l’Instituto di Geofisica americano che aveva comunicato una scossa pari al 6.7 della scala richter. 3 minuti dopo alle ore 3.56 Rainews24 dava una magnitudo del 5.5 richter. Intorno le sei del mattino, invece, le agenzie di stampa hanno iniziato a divulgare il dato di una scossa pari al 5.8 grado richter, con tanto di conferma da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Ad un mese dalla più forte scossa non si capisce ancora perchè l’USGS (l’agenzia geologica federale del Governo USA) si ostini a confermare il dato sulla magnitudo 6.3 della scara richter, senza distinzioni tra la magnitudo MI e quella MW.

E’ invece l’INGV che fa questa distinzione e diffonde alle agenzie il dato più basso quello del 5.8, specificando che il dato americano pari al 6.3 e relativo alla “magnetudo momento” MW. Ma nel sito del USGS non c’è traccia di questa classificazione.

Inoltre nel catalogo dei terremoti italiano, quindi un dato ufficiale visto che è stato redatto dall’INGV, si fa solo riferimento alla magnitudo momento “MW”. Confrontando i dati dei terremoti più devastanti del novecento vediamo che i dati dell’USGS e quelli dell’INGV sono sostanzialmente uguali, tranne che per il terremoto de L’Aquila del 6 aprile scorso.

Il terremoto del 6 maggio del 1976 che colpì il Friuli ebbe una magnitudo momento (MW) del 6.43 richter. L’USGS gli attribuisce una magnitudo del 6.5. E ancora: il sisma che colpì San Giuliano di Puglia il 31 ottobre del 2002 per l’INGV ebbe una magnitudo del 5.78 richter e per l’USGS una magnitudo del 5.9 richter.

Perchè soltanto per il terremoto del 6 aprile scorso si fa questa evidente differenziazione sull’entità della magnitudo della scossa? Per l’INGV e per il Governo il dato ufficiale è il 5.8 richter e basta! Per l’USGS è del 6.3 richter!!!

Oggi in un articolo pubblicato sul quotidiano il Centro, l’ing. Maurizio Floris afferma che l’intensità del terremoto che ha colpito L’Aquila è stato volutamente cambiato per evitare il risarcimento del 100% nei casi di terremoto con intensità superiore ai 6 gradi richter.

leggi anche: Terremoto L’Aquila e il decreto legge sulla ricostruzione coi soldi “finti” di Berlusconi

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36 commenti »

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  1. Ciao

    scusa ma seguendo il link che tu stesso hai messo alla pagina dell’INGV, sono riportati entrambi i valori, sia di Ml che di Mw. Entrambe le misure hanno una valenza scientifica e per forti terremoti sono date tutte e due. Quello che ne fa il governo sono problemi del governo … o no?
    E poi c’è una FONDAMENTALE imprecisione in quello che sta girando in internet: per quel che ne so il risarcimento è dato in base alla classificazione dei danni e quella influisce NON sulla magnitudo che quella è e quella resta perché legata all’energia del terremoto, ma sulla INTENSITA’ cioè la scala MERCALLI. Il limite è 6 di intensità mercalli (e non di magnitudo).
    Il grado di intensità MERCALLI cambia in base ai danni subiti e i comuni sono risarciti in base a quello.

    E’ evidente che non c’è nessuna volontà di nascondere nulla: le magnitudo sono date entrambe, come è naturale e scientifico che sia (la Mw tra l’altro richiede qualche minuto in più per il calcolo e comunque per forti terremoti ha meno problemi della Ml che è calcolata in modo diverso … se vuoi puoi approfondire ovunque in rete). L’intensità è un altro paio di maniche.

    Cocludo con una cosa importante: il giornalista de Il Centro fa bene a denunciare quello che pensa sia un imbroglio ma prima di lanciare accuse piuttosto gravi (penali) dovrebbe studiare l’argomento un po’ meglio …

    Cercherò di approfondire l’argomento sul mio blog stasera.

    • Sarà, ma il mercalli è 8/9 quindi perché il risarcimento non è totale?

      • Io non conosco ne la distribuzione dei gradi di intensità per il terremoto dell’Aquila ne so come siano stati assegnati i risarcimenti. Posso solo dirti che l’intensità non è uguale su tutto il territorio in cui il terremoto è stato risentito. Le zone che hanno subito i danni maggiori avranno i valori più alti. Le altre via via più bassi fino a zero. Ti faccio un esempio estremo ma reale: esiste un valore di intensità del terremoto aquilano anche per Roma per il semplice fatto che il terremoto è stato chiaramente risentito. Un valore ovviamente molto basso, dato che non ci sono stati danni. Il grado di intensità dipende dal risentimento e dai danni. Il risarcimento dipende dalla legge. Ribadisco: la magnitudo non c’entra nulla con questo discorso. Qualunque sia il valore non è quella che stabilisce il risarcimento.

  2. La trovo una polemica quantomai sterile.
    Il dato di fatto è che c’è stato un terremoto in una zona altamente sismica che ha sgretolato quelle case che erano costruite in pietra o senza criteri antisismici o, peggio ancora, quelle case che seppur recenti erano state costruite al risparmio da delinquenti.
    La popolazione non è stata lasciata sola e gli aiuti umanitari oltre che in denaro non sono stati lesinati.
    O anche questo è colpa di Berlusconi?

    • Caro Giampaolo Zampolin,
      semmai dovesse crollarti in testa il tetto e il cesso sfondare la cucina tra le urla dei tuoi cari, sconcertati dal fatto che tanta furia sia possibile, semmai dovessi ritrovarti vivo ed esterrefatto, nel cuore della notte e al gelo, con il viso e le mani sbucciate dai calcinacci in volo, a stringere chi ami in una coperta, e semmai nei giorni seguenti, mentre scavi negli scatoloni in cerca di una felpa della tua taglia, tu che non hai mai avuto bisogno di scavare negli scatoloni, dovessi renderti conto che non ci sono più la tua vecchia scuola, l’Università, il tuo posto di lavoro, e che sarai trasferito in Puglia, forse, o messo sotto cassa integrazione o non si sa, e non si sa quanto ti darà un governo morto di fame come il nostro, che non ha una lira per i sopravvissuti ma ne ha a iosa per le vacche grasse che continua a rimpolpare, allora, forse, potresti capire qualcosa di certe “polemiche” che sono invece la misura del putno in cui siamo arrivati nel nostro Belpaese.
      Generalizzare aiuta a mantenere la faccia pulita, ecco.

    • La notizia mi sembra falsata, ma rimangono un paio di fatti.
      ùIn primo luogo soldi per il terremoto non ce ne sono. Hanno lesinato e come se hanno lesinato, visto che gli aiuti sono spalmati al 20033 e per gli aiuti ai privato sono datti cash solo 50 mila euro e non per tutti. Gli altri 100 mila, più o meno sono carico del porprietario che ha perso l’immobile.
      Quale che sia la magnitudo molte case sono venute giù perchè costruite in barba alle norme di sicurezza.
      E non c’entrano niente i condoni fatti da berlusconi, che sono stati ben 11 dal 94 (0 del centrosinistra)? Nè l’ultimo decreto sull’aumento di cubatura senza alcuna regola (per fortuna non passato proprio a causa di quello che è successo)?
      E non c’entra niente che gli edifici costruiti con la sabbia
      li abbia fatti quel sottobosco mafiosi con cui Lunardi, ex ministro voleva convivere (Lunardi dixit : con la mafia si deve convivere).
      In verità berlusconi sul terremoto a perpetrato un ‘altra tuffa a danno dei soliti gonzi.

  3. Nei momenti sucecssivi alla scossa del 6 aprile le notizie sulla magnitudo sembravano effettivamente convergere sul 6.2-6.3 della Richter. Tutte le TV da RAINEWS 24 a quelle straniere (che ricevo via satellite) davano questo dato.
    Se c’è anche il minimo sospetto che sia stata falsata la magnitudo per evitare il risarcimento del 100% bisognerebbe indagare a fondo chiedendo il supporto della comunità scientifica internazionale per appurare la verità.
    Spero, da abruzzese, ma soprattutto da cittadina italiana che non ci si debba coprire anche di questa indecente vergogna!!!!!
    Ing. Floris, come possiamo accertare la verità? Lei sa come muoversi?

  4. Tutto questo è scandaloso, incredibile! Prendersi gioco di gente che non ha più casa, o famiglia, o entrambe le cose! Vedendo i tg, non si riesce nemmeno lontanamente a capire l’intensità del dolore e della paura che quella scossa ha portato nelle persone! Parliamo di persone non di Robot, persone che stanno soffrendo e che porteranno per sempre un fagotto pesante sulle loro spalle, per non parlare dei danni psicologici che, credetemi, sono moltissimi! Mi sembra il minimo dire la verità, dire e ammettere che quelle strutture sono cadute a causa della natura e non dell’uomo (che sicuramente gli avrà dato una mano nel crollare), tranquillizzarli dicendogli che il peggio è passato, perchè, dovete sapere, che molta gente aspetta ancora una scossa molto più potente di una ipetetica 5.8! Sanno come funzona uno sciame sismico! Era il minimo avvertirli che la scossa grande c’era già stata! Bestie attaccate solo ai soldi e al potere!!! Bye Eleonora Una ragazza che vive a 20 km da L’Aquila!!!

  5. Ma per cortesia! Smettiamola di parlare di scala Mercalli! Non la vedo più, sui testi di sismologia, da anni! Un 5,8 Mercalli, qui in certe parti di Italia, dove le case sono fatte di m…a (malta e sassi, volevo dire, cosa avete pensato!) in California ed in Giappone varrebbe al massimo un 2 e la gente, al massimo, si girerebbe, nel letto, sull’altro lato, proponendosi, la sera dopo, di mangiare più leggero. Ma già, scusate, la’ sono zone sismiche, qui chi se lo sarebbe mai immaginato capitasse una cosa del genere! Tanto poi ci si asciuga la lacrimuccia, si fa una colletta e via a costruire ed a controllare come prima! Misurare con Mercalli (che, per carità, ai suoi tempi, quando le costruzioni erano più o meno simili dappertutto, poteva avere una sua valenza scientifica, non dico di no!), è come far dare dei pugni da un pugile prima sulla faccia di un altro pugile e poi su quella di un uomo normale, su di una donna e su di un bambino e, ogni volta, misurare la forza del pugile dagli effetti che si riscontrano sui vari volti: ben diversi a seconda di chi si riceve i pugni, anche se la forza del pugile è sempre la stessa!!!! Ma con Mercalli si avrebbero dei gradi ben diversi!!!! Se invece si misurasse la forza del pugile verificando di quanto si sposti un sacco pieno di sabbia dopo ogni pugno, questa prova sarebbe valida in ogni punto della terra (Richter…). Ma parlando di gradi Mercalli si può dire: quarda che terremotone abbiamo avuto; nulla poteva resistere… Guarda come è ridotta la faccia di quel bambino: dev’essere proprio forte quel pugile!!!
    Scusate lo sfogo: so di non essere un’aquila, ma di essere preso sempre per un pollo sono anche stufo!
    Ciao
    Marco da Oncino

    • la Mercalli è una scala “antica” ma rimodernata e misura i danni. Misurare i danni serve per quantificarli e per stabilire poi tutto ciò che segue.
      Dal punto di vista socio-politico quindi la Mercalli è fondamentale, non arcaica … perché

    • la Mercalli è una scala “antica” ma rimodernata e misura i danni. Misurare i danni serve per quantificarli e per stabilire poi tutto ciò che segue.
      Dal punto di vista socio-politico quindi la Mercalli è fondamentale, non arcaica … perché la magnitudo non dice nulla sui danni reali che un paese ha subito.
      L’uso della magnitudo (Richter) come dici tu permette di confrontare i terremoti indipendentemente dalla distanza e dagli edifici … ed è importante per i pronti interventi di protezione civile (e per tutti gli studi scientifici) ma che ci fai quando devi quantificare e comparare i danni?
      Se nel deserto ci passa un magnitudo 7 … non crolla nulla ovviamente. L’intensità mercalli è ZERO e lo stato non risarcisce nessuno. Se un magnitudo 5 parte sotto una città, magari anche poco profondo, cascano palazzi (meno sono antisismici e più cascano) e il grado sale … magari oltre il sesto grado … e allora lo stato risarcisce.
      A che servono i vari gradi? Per capire l’entità del danneggiamento e per catalogare quindi il grado di ricostruzione necessario e di seguito le priorità ecc …

      Non è diverso da un uragano: può avere la stessa potenza (magnitudo?) quando passa per una città o per un’altra ma se in una è tutto anti-uragano e nell’altra è tutto di carta il danneggiamento totalmente diverso e questo è quello che interessa. La potenza dell’uragano invece è un problema di Protezione Civile perché si calibrano gli interventi di emergenza, dove mandarli prima e dopo ecc e poi è un problema scientifico … Per il terremoto è sostanzialmente la stessa cosa.

    • scusa actarus, ma forse ho dei problemi con internet, ma la tua replica l’ho ricevuta fino alla frase “… fondamentale, non arcaica… perchè”: la tua replica continuava o finiva lì?
      Ciao
      Marco da Oncino

      • no i problemi ce li ho io che ho premuto troppo presto invio :). Comunque l’ho ripostato subito sotto.

      • Ok: ricevuto tutto: ma, mi chiedo se esista una scala simile alla Mercalli anche per gli uragani? Mi pare che i gradi, anche in questo caso, vengano definiti tenendo conto della velocità del vento e della pressione atmosferica minima raggiunta e non, anche in questo caso, dei danni subiti dagli abitati…
        Poi, correggimi se sbaglio, ma su tutti i mezzi di informazione stranieri si parla sempre e solo di scala Richter (sia Ml che Mw) e mai di Mercalli. Perchè? In ogni caso i danni vengono valutati caso per caso in un secondo tempo e la scala Mercalli mi pare troppo generica: e, appunto come mi pare dica anche tu, per gli interventi urgenti di protezione civile serve la
        Richter…
        Ciao
        Marco da Oncino

      • ultimo spot: gli interventi urgenti di protezione civile di cui parlo, per cui serve la magnitudo e non l’intensità, sono quelli della prima fase … quella in cui non si parla di ricostruire ma di salvare le vite di chi è rimasto sotto le macerie e dare un soccorso immediato a chi sta per strada.
        Per questa fase è più importante che la magnitudo Ml (la Mw anche se più precisa arriva parecchio dopo) sia data alla Protezione Civile nel giro di pochissimi minuti insieme alla lista dei comuni più vicini all’epicentro.
        Nel 1980, terremoto dell’Irpinia, quando la rete sismica era meno di 1/4 di quella attuale, non era possibile avere un ipocentro preciso e una lista di paesi colpiti, in poco tempo. Per questo i soccorsi vagarono per giorni, perdendosi fra i paesi più esterni e meno colpiti, prima di arrivare alle zone colpite davvero. Oggi, dopo 30 anni, proprio perché in pochi secondi la protezione civile riceve tutte queste informazioni, inclusa la Ml, può intervenire chirurgicamente in poche ore.

  6. Sarebbe ora di finirla con queste panzanate da bar…
    Sarebbe opportuno, in questi casi, lasciar parlare i tecnici e non chi, per ideologia, per allarmismo, e tanto per cazzeggiare, scrive cose prive di fondamento.
    L’autore del testo parla di MI e MW, ma credo che conosca ben poco, anzi nulla, di ciò che scrive. E non è nemmeno in grado di leggere una scheda tecnica se ipotizziamo che conosca l’inglese; differentemente è un caricafumo, è uno che la butta tanto per far caciara…che tanto fa moda…
    La scheda dell’USGS è chiara: Magnitudo 6.3…poi, se l’autore è capace di leggere all’ottava stringa noterà: (traduco in italiano) Parametri: Tipo di magnitudo: Magnituto momento.
    Birbantello…
    Questo dovrebbe bastare; ma per i più scettici aggiungo:
    sono in possesso dei dati INGV poiché scaricati sul mio pc subito dopo il sisma: MI 5.8; MW 6.3.
    Scusate, ma in quale dato sarebbe stata falsata la magnitudo?
    Per il resto condivido quanto detto da actarus2971.

    • Oh, finalmente!
      Bravo kamillo! Chiaro e conciso!
      Marco da Oncino

  7. […] a riferimento questo post dal blog Italian Spot perchè tutto sommato riassume bene i termini della polemica anche se toppa […]

  8. Incredibile figuraccia dell’ing. Maurizio Floris, ma non mi meraviglia gli ingegneri sono abituati in genere a non considerare il terreno, per loro è un supporto ininfluente sulle costruzioni, il terreno che sia di origine continentale o marina non cambia è tutto uguale come il calcestruzzo. Infatti parlano del costruito e solo di quello ignorando cosa sia la risposta sismica locale, cioè quella per la quale gli accelerometri a l’Aquila hanno registrato valori molto diversi e che dipende da diversi fattori come fratture e faglie, morfologia, idrogeologia e litologia.
    Confondere per un ingegnere ancora la scala Richter con la scala Mercalli è grave ed ecco perchè poi crollano i palazzi anche senza terremoti.
    La soglia del danno è definita nell’intensità epicentrale Io ≥ 5/6 (scala Mercalli Cancani Sieberg) o nella magnitudo superficiale Ms ≥ 4.0.
    Quante se ne sentono in questo periodo, manca solo il drago sotto l’Aquila…..

  9. Ultimo spot cosa vuol dire: ipse dixit? Intanto solo più noi in Italia parliamo di Mercalli…
    Marco da Oncino

  10. Scusate ma se la Mw (magnitudo momento)è più attendibile della Ml e la prima (come riportato dallo stesso INGV) è pari a 6,3 Richter (identificabile con un IX Mercalli) non capisco perchè dite che l’ing.Floris ha toppato.
    Ormai è appurato che il terremoto a L’aquila è stato di 6,3 Richter così come riportato dagli omologhi siti di rilevamento americani e giapponesi.
    Vorrei far notare che l’intensità di questo sisma è stata quasi uguale a quella del terremoto che colpì il Friuli e Gemona in particolare (6,4 Richter) e che in quel caso ci furono il triplo delle vittime pur colpendo un area nettamente meno densamente popolata.
    Vi assicuro che un sisma del genere non farebbe restare a dormire nemmeno i giapponesi visto che per venti interminabili secondi la scossa è stata così forte da non permettere nemmeno di stare in piedi.
    L’architettura dei nostri centri storici è diversa da quella del giappone e ci si può fare ben poco…. a meno che non demoliamo tutto e sostituiamo il romanico, il gotico, il rinascimento ed il barocco con belle pagodine in legno e tela.
    Per quanto riguarda l’edilizia moderna, mi dispiace veramente che su tutti i media la mia città sia apparsa come una citta di cartone.
    Per quanto mi riguarda ringrazio l’ingegnere, l’architetto e l’impresa che hanno costruito la mia palazzina negli anni 70 e che tuttora è in piedi, malgrado le accelerazioni al suolo che ha dovuto sopportare sono state doppie rispetto a quelle previste dalla nuova normativa per la zona dell’aquila…quella del 2008!!
    Cosi come me devono fare tante altre persone che sono uscite vive da migliaia di edifici in c.a. e che pur fortemente danneggiati(così come è normale attendersi da un terremoto di 6,3 Richter), hanno retto. Per quei casi (meno di 20) in cui la struttura é collassata, la magistratura fa bene a ricercare (se ci sono) le responsabilità.
    In questa falsificazione mediatica non ci vedo charo.
    Vi assicuro che non è stato un “terremotuccio” così come vogliono far sembrare. Se questo sisma si fosse verificato di giorno con il centro storico popolato di vita, le vittime si sarebbero contate a migliaia.
    Ci tengo a dire che qui la mafia non c’è mai stata e non credo potrà mai esserci. Siamo gente schietta e laboriosa. E lo dimostreremo anche questa volta.
    Concludo queste mie riflessioni con un ringraziamento grandissimo agli italiani che stanno dimostrando di essere un popolo generoso e che ci fanno sentire il loro affetto ed il loro aiuto quotidianamente.

    • Concordo con Gulio! io sono un AQUILANO scampato alla tragedia e sono anche un costruttore!
      Molti, da singoli cittadini a pseudo testate giornalistiche si sono affannate a trovare la notizia o a fare scalpore dicendo o parlando di case di cartapesta!
      Popolo italiano, volete sapere quali sono gli edifici caduti? sono gli edifici del centro storico, che per quanto affascinanti non sono certo moderni o fatti in c.a.
      SOno le case in sassi dei paesini, a cui molti abitannti hanno applicato la regola per cui ristrutturare significa rifare gli intonaci e riverniciare la facciata.
      VI spiego una cosa, ogni progetto di costruzione di una palazzina passa al vaglio di molti controlli, tra cui quelli genio civile che ora sta facendo la ronda per controllare la stabilità e l’abitabilità dei palazzi colpiti dal sisma!
      L’approvazione del progetto da parte del genio civile comporta che nella costruzione ci si debba attenere al progetto!
      a questo punto vi domando, sapete più o meno quanto costa fare 12 appartamenti a l’Aquila? per comodita diciamo 1,5 milioni di euro! ammesso che i costruttori delinquenti abbiano avuto la felice idea di torgliere un ferro per ogni pilasto o per ogni trave sapete quanto risparmierebbero? cira 2 mila euro! ora mi domando, credete davvero che ci sia qualcuno che mette a rischio la stabilità di un edificio fatto da se per risparmiare 2 mila euro su un investimento di 1,5 milioni?
      non prendiamoci in giro! io ne conosco di costruttori, e non mi è mai capitato di vedere cose del genere! si risparmia sulla qualità delle porte, delle finestre, delle mattonelle! ma non sul ferro o sul cemento! a dato che ci sono chiarisco un altro dettaglio! SABBIA MARINA NEL CEMENTO????? ma siamo pazzi? quì siamo ricchi di cave per sabbia, e trasportare la sabbia dalle zone di mare avrebbe un costo maggiore e risulati minori! Quindi chiedo a tutti, giornalisti in primis di smettere di speculare su una tragdia che ha colpito la notra provincia, i nostri cari e i nostri amici! i Palazzi hanno consentito alla quasi totalità degli abitanti di sfuggire ad un sisma tremendo, di durata infinita, e faccio notare che il 57% dei palazzi colpiti, sono immediatamente riabitabili senza lavori!!!! non credo che dappertutto si sarebbe avuta una percentuale così ampia! RIngrazio davvero l’Italia e gli italiani dell’aiuto e della vicinanza che ci stanno dmostrando, ma vi scongiuriamo, settetela di speculare, di dire falsità che fanno male a qusta città e al Paese Italia! forse, anzi toglia il forse, qualcuno avrebbe dovuto vigilare sulla stabilità della casa dello studente! quello si, ma pechè tuti sapvano, e dico tutti, dal sindaco al rettore dell’università, in che stato versasse quella struttura! Pogo le mie condoglianse ai genitori di quei ragazzi che ci hanno lasciato, e a tutti coloro che piangono un parente o un amico!
      Noi Aquilani, ricostruiremo il nostro cuore spezzato!

      • MI pare sia caduta anche l’ospedale che non era certo un edifico storico o no?

      • E la casa dello studente era storico? Per documentarmi un po’ di più sono andato in biblioteca, ho preso alcuni testi di ingegneria antisismica,dove vi sono centinaia di esempi di e fotografie di strutture antisismiche oltre che i disegni e solo confrontando ad occhio ( perciò senza ALCUNA pretesa di scientificità, per carità!) la quantità e la posizione dei ferri, gli uni rispetto agli altri e riguardando i filmati delle macerie c’è una differenza dal giorno alla notte lampante anche agli occhi di un profano.
        E poi andiamo bene, siamo proprio tranquilli che chi doveva controllare prima, sia quello che verifica ora… Gli abruzzesi sono gente forte e tosta, ma non è giusto che si faccia sempre e solo affidamento sull’eroismo degli Italiani per equilibrare il pressapochismo di chi li dirige: e la storia della nostra nazione, negli ultimi secoli ne è un chiaro esempio.

  11. Ho controllato, il decreto parla di intensità (quindi di Mercalli) mentre la polemica è sulla Magnitudo, cioè scala Richter.
    Il punto è che si confonde tra intensità e magnitudo.
    Fiore, emerito fascista, ci ha fatto un ‘interrogazione, cioè una figura di m…Ed è segno che i giornalisti non capiscono più un tubo e non controllano le notizie ma ci propinano qualunque cosa.
    Detto questo il problema per me però rimane.
    La scala Mercalli è empirica per definizione. Chi stabilirà se un edifico è crollato perchè ha subito un ‘intensità 6 o 5,9 ed in base a quello negare i finanziamenti?
    Sarebbe come se un ‘assicurazione decidesse di risarcire solo chi perso due gambe e non un a sola. Non fa niente che è invalido lo stesso.
    Questa cosa porta che chi ha avuto danni non gravissimi, non potrà ac cedere ai finanziamenti e quindi dovrà cacciare i soldi di tasca sua. ma magari a perso il negozio o è crollata l’azienda nella quale lavorare e non ha più un reddito certo!!
    Se non è malafede questa ditemi cosa è.

  12. Circola da alcuni giorni sulla rete un’altra delle catene di Sant’Antonio che denuncia questa volta “manovre oscure” sui dati della magnitudo del sisma che colpì l’Aquila e dintorni, escogitate allo scopo di evitare il risarcimento dei danni subiti dalla popolazione abruzzese.

    Il decreto del governo si riferisce non alla magnitudo ma alla scala Mercalli.

    http://www.pensierolibero.eu/tgeu/print.php?id=1012

  13. […] qualsiasi».Nodo risarcimento: qual è stata la vera intensità del terremoto? Ecco cosa scrive Italianspot:Rainews24 alle ore 3.53 nella sua diretta aveva citato l’Instituto di Geofisica americano che […]

  14. C’hanno riempito la testa a scuola sul fatto che la Scienza, con l’illuminismo, si ergeva a carattere di certezza. Fatta un’ipotesi, confermata dall’esperienza o esperimento, l’ipotesi diveniva certezza! Ma oramai, su ogni cosa e nelle stesse comunità scientifiche ognuno dice la sua e la vuol dare per certa e per vera. Tutto si plasma con le parole a dimostrare quel che si vuole. Ultimamente dicevano che la Mercalli, proprio perchè misurava i danni, non aveva valore assoluto e probante. D’altra parte pare che, nel mondo, solo in Italia sia ancora usata.
    Come si misurano altrove i danni?

    • la scienza non è certezza. e non vuole esserlo.

    • Si guarda se una casa sia caduta oppure no: se la zona era definita sismica si mette dentro chi l’aveva costruita, chi l’aveva progettata e chi aveva controllato. Qui anche, ma siamo un po’ indietro con i processi: stiamo ancora verificando se Giulio Cesare si sia suicidato oppure sia stato assassinato…
      Marco da Oncino

  15. L’ing Floris dorma sonni tranquilli,le case verranno risarcite al 100%.

  16. Siamo alla pazzia … qui ognuno vuol fare il sismologo leggendo 2 articoli sul web e creando panzanate dove non ci sono… tutta fuffa buttata nella faccia degli aquilani. Chi ha la responsabilità di dare delle notizie vere (giornalisti in primis) dovrebbe quantomeno informarsi un pò … e non confondere Mercalli , Ml e Mw che è come paragonare una susina, una mela ed una pera. I dati sul terremoto dell’Abruzzo sono certi già dal 6 aprile (almeno per quanto riguarda l’INGV) e sono 5,9 Ml e 6,3 Mw . punto.
    Le notizie poi devono essere date vere e non devono essere buttate li (mai fermarsi al titolo di un giornale senza leggere l’articolo) . L’ospedale non è crollato,(ci sono le immagini tv) ha avuto danni questo si, ed un ospedale in quanto edificio strategico dovrebbe essere costruito in modo tale che mantenga la sua funzione anche nel caso di sismi elevati (ed è quello che non è successo) … però non è crollato e non ci sono state vittime all’ospedale.
    La casa dello studente purtroppo si! Ma vorrei sapere quando è stata costruita ed in vigenza di quali norme. Un edificio costruito in c.a. non è detto che sia x forza costruito in maniera antisismica, anzi . Le prime vere norme in materia sono la L.1086/71 per le strutture in c.a. e la L. 64/74 per le opere in zona sismica (applicate in italia con decreti successivi). Chi ha costruito prima di quelle date, non doveva attenersi a nessuna norma (xchè non c’era) e a nessun controllo (xchè non previsto). Considerato che il patrimonio edilizio italiano è stato costruito per la maggior parte negli anni ’60 nel periodo del boom economico, la maggior parte degli edifici non sono antisismici ed a maggior ragione quelli costruiti in c.a. negli anni ’60 (i peggiori)
    Altra precisazione , le norme antisismiche vigenti non prevedono che un edificio (ad eccezione di quelli sensibili vedi ospedale) sollecitato dal sisma rimanga completamente illeso , prevedono che un edificio non debba collassare. Può quindi succedere che un edificio costruito negli anni ’90 a seguito di un terremoto divenga inagibile perchè ha subito notevoli danni alle tramezzature, tamponature , impianti ecc. ma se la sua struttura portante ha retto… ha assolto la sua funzione.

  17. Ciao,
    si è dicusso molto di questa cosa nei primi giorni successivi al terremoto, e mi sono informato e confrontato con diversa gente su questo tema. Posso dirti con sicurezza è che si tratta di una bufala, nel senso che IL RIMBORSO PER LA RICOSTRUZIONE NON HA NULLA A CHE FARE CON LA MAGNITUDO del terremoto: che sia 5.8 o 6.3 non fa differenza dal punto di vista legislativo.

    Questo perché una legge quadro nazionale sulle calamità naturali semplicemente NON ESISTE, come dice l’articolo che riporto alla fine del commento. E’ sempre successo, come ora, che DOPO la catastrofe si fa una legge ad hoc in cui si decide che rimborsi dare e in che forma. Dal trentino alle marche, ogni volta si è ripartiti da zero.
    La soglia del sesto grado della SCALA MERCALLI modificata è fissata dal decreto per rientrare nel “cratere sismico”, nel quale L’Aquila è assolutamente compresa.

    Io credo che continuare a diffondere questa notizia possa solo danneggiarci, perché confonde le idee: il decreto è l’unica cosa che conta, ed è stato scritto da questo governo e sarà approvato martedì da questo parlamento.
    Dunque, se subiremo l’ingiustizia di doverci ripagare le case da soli, se la nostra città sarà lasciata morire, non sarà colpa di oscuri complottatori o dell’INGV, ma delle decisioni prese da figure istituzionali con un un nome, un cognome e una responsabilità molto precisa. E non ce ne dimenticheremo!

    http://www.ispro.it/site/content/perch%C3%A9-urge-una-nuova-legge-sulle-calamit%C3%A0

    P.S.: martedì alle 12:00 i comitati aquilani hanno organizzato un sit in contro questo decreto davanti a montecitorio. Chi può venga, è lì che si può fare qualcosa!

  18. La notizia di oggi, 11 agosto 2009, è di un terremoto di scala 6,6 Richter in Giappone. Alcuni feriti, alcune ore di interruzione del servizio ferroviario, smottamento in alcuni punti della scarpata dell’autostrada, anche a causa delle fortissime piogge causate da un tifone.
    E’ legittimo chiedersi perché una scossa di questo livello in Italia abbia conseguenze devastanti, mentre in Giappone crei solo qualche disagio?
    Pur mettendo in conto la differenze tra due Paesi così lontani, un così tragico divario non sembra in alcun moro accettabile.
    Riusciremo a uscire dalla cultura dell’emergenza e a entrare in quella della pianificazione? Nessuna volontà di polemica, solo un auspicio…

  19. Io spero che il dato non sia stato cambiato. Sin dai primi istanti in quella notte che ci cambiò la vita, avevamo la sensazione che la scossa fosse stata forte. Ricordo che un ragazza, collegandosi a internet dal portatile, ci fece notare che la scossa era stata di 6.7. Poi uscì il famoso dato ufficiale del 5.8 che a noi sembra troppo poco. Noi che l’abbiamo vissuto, che abbiamo tremato di paura, non possiamo esserne certi.

  20. ad un anno dal terremoto de L’Aquila, più di trecento morti, scossa al confine tra Messico e California: magnitudo 7.2, la più forte registrata dal 1969, nella zona della faglia di Sant’Andrea: 2 morti.
    parliamo del Messico.
    io credo che una SERIA riflessione su come vengono costruite le case e le strutture pubbliche nelle zone sismiche (ovvero sulla quasi totalità del territorio italiano) sia DOVEROSA.
    altrimenti non ha senso commuoversi e accendere candele per ricordare.


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